Carlo Calenda attacca: "Meloni? È immorale illudere, non ci sono soldi"
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Carlo Calenda attacca: “Meloni? È immorale illudere, non ci sono soldi”

Carlo Calenda

In un’intervista, Carlo Calenda definisce il decreto sanità una vergogna e discute la necessità di un’Europa potente e unita.

In una recente intervista nei forum ANSA in vista delle elezioni europee, Carlo Calenda è ospite in studio.

Durante il forum, il leader di Azione ha espresso forti critiche al decreto sanità e ha discusso la necessità di un’Europa più unita e potente.

CARLO CALENDA

Il decreto sanità: il duro attacco di Carlo Calenda

Calenda ha attaccato il recente decreto sanità del governo Meloni, definendolo “una vergogna“. Ha, infatti, accusato il governo di illudere i cittadini, specialmente quelli in attesa di cure mediche.

Non ci sono i soldi per attuare il decreto“. Il leader di Azione ha sottolineato l’immoralità di queste promesse non mantenute: “È immorale illudere chi aspetta un’operazione, è vergognosa e inaccettabile“.

In merito alle soluzioni attuate dal governo per il problema migratorio, ha affermato: “Meloni ha fatto una denuncia su un provvedimento che ha varato lei“.

Commentando la mozione presentata dal M5S sul riconoscimento dello Stato della Palestina, critica per la mancanza di confini definiti e definendola “propaganda“.

La politica europea: “Un condominio litigioso”

Riguardo alla politica europea, Calenda ha dichiarato: “Se noi vogliamo stare al sicuro, e non parlo solo della Russia, abbiamo bisogno di un’Europa che sia una grande potenza, non un condominio litigioso“.

Ha evidenziato il pericolo di un astensionismo massiccio nelle prossime elezioni europee, causato dalla percezione dell’Europa come un alibi per i problemi nazionali.

Il leader di Azione ha criticato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per aver “flirtato con i sovranisti“.

Secondo lui, la soluzione sarebbe puntare su Mario Draghi, descrivendolo come “la figura italiana più autorevole del mondo“.

Infine, affrontando la questione della guerra in Ucraina, ha sottolineato la posizione del suo partito riguardo alla difesa attiva degli ucraini.

Siamo l’unico partito favorevole al fatto che gli ucraini devono poter colpire le basi russe da cui partono gli attacchi, si chiama difesa attiva“. Tuttavia, ha chiarito che i soldati non dovrebbero partecipare direttamente agli attacchi.

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ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2024 15:04

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